In uno stato progredito può accadere la rottura spontanea della mascella. I denti sono più resistenti dell’osso, così non si dissolvono per la pressione del liquido, ma una cisti crescente tra due denti sposta le radici. Questo nello stadio iniziale non costituisce un problema, ma più tardi le corone dentali incominciano a inclinarsi l’una verso l’altra. Poiché le cisti manifestano i sintomi solo dopo molto tempo, molte volte si scoprono per caso sulle radiografie fatte per altri motivi. Se si accorge che i Suoi denti si affollano senza una causa visibile (spunta il dente del giudizio) venga nel nostro studio per un controllo approfondito!
Le cisti secondo la loro posizione possono essere:
- Cisti mascellari
- Cisti delle parti molle
Secondo l’origine distinguiamo:
- Cisti di origine dentale – si formano nell’osso in contatto con il dente, a causa della carie, o un pezzo staccato. In seguito alla loro crescita e la crescente pressione del loro contenuto liquido assottigliano la mascella e affollano i denti spingendoli l’uno verso l’altro.
- Cisti non di origine dentale capitano molto più di rado di quelle di origine dentale. Possono essere posti sia nell’osso, sia nelle parti molli.
Il processo della rimozione delle cisti:
È un principio generale che le cisti possano essere rimosse solo chirurgicamente. Lo scopo dell’intervento è la completa rimozione dell’epitelio cistico (poiché se restano delle cellule epiteliali, la ciste si riforma), e di fermare la distruzione ossea. La grandezza, posizione delle cisti pone dei criteri speciali per cui esistono diverse prassi operatorie. L’intervento è fattibile in anestesia locale o in quella totale.
Facciamo delle incisioni nella gengiva, preparando un lobo. Dopodiché con il trapano e la pinza rimuoviamo l’osso che copre la ciste su un territorio corrispondente la grandezza della ciste. Attraverso questa finestra ossea possiamo rimuovere la ciste. La ciste possibilmente deve essere rimossa in un pezzo solo, così è controllabile il successo dell’intervento.
Se la ciste è della grandezza di una ciliegia o più piccola, allora per la guarigione postoperatoria in genere non occorre l’uso di materiali estranei. Ma se la ciste è di grandezza maggiore, allora il cavo lasciato può essere riempito di truciolo osseo, o anche con l’utilizzo di materiale estraneo (biomassa). La guarigione è più veloce e più perfetta dai giovani rispetto agli anziani. La rigenerazione ossea dura in genere 1-2 anni (ma si può sostituire l’osso al posto lasciato dalla ciste).
Cose da fare dopo l’intervento:
- Non mangi finché dura l’effetto dell’anestesia
- Dopo l’intervento si può gonfiare il volto. Metta dell’impacco freddo sul viso in corrispondenza al gonfiore
- È motivato qualche giorno di riposo
- È importante un’adeguata igiene orale, lavarsi i denti più volte del solito
- È consigliato l’uso di collutori disinfettanti
- Se occore assuma degli antidolorifici
Si presenti nella data fissata per il controllo e la rimozione dei punti